Su diverse proposte presentate in Parlamento dagli altri partiti, specialmente quelli che sostengono il governo Conte, la Lega ha spesso criticato la presunta “importanza” dei provvedimenti, sostenendo in molti casi che “l’Italia ha ben altri problemi”.
Eppure, il 3 novembre 2020, la Lega di Matteo Salvini ha ritenuto evidentemente molto importante depositare una proposta di legge – a firma dei deputati leghisti Morrone, Bazzaro, Billi, Covolo, Fiorini, Iezzi, Lucchini, Potenti, Tonelli, Valbusa e Zoffili – per tutelare il brano “Romagna mia”, celebre valzer di Secondo Casadei che parla della nostalgia di un uomo romagnolo per la sua terra.
Per giustificare la proposta, il Carroccio ha voluto sottolineare come “Romagna mia” sia “espressione popolare dei valori della Repubblica”.
Nel testo della proposta di legge, i deputati della Lega sottolineano come Romagna Mia conservi ancora “un’energia e una melodia che hanno un impatto fortissimo sul pubblico”.
La proposta della Lega: “Romagna Mia” insegnata nelle scuole
Inoltre, i leghisti evidenziano come siano gli stessi turisti a diffondere in tutto il mondo le note di “Romagna Mia”, una canzone che rappresenta “una semplice e al tempo stesso profonda espressione di un modo di essere che va al di là dell’essenza romagnola che essa esprime”.
Ed ecco che arriva quindi la proposta leghista, ovvero l’insegnamento di “Romagna Mia” nelle scuole di ogni ordine e grado, a partire dall’anno scolastico in corso: lo riporta anche Dagospia.
Una richiesta che potrebbe apparire scarsamente necessaria in condizioni di normalità, figuriamoci in una situazione come quella che stiamo vivendo, con la pandemia che richiederebbe di lavorare in Parlamento per risolvere una lunga serie di problemi legati all’emergenza sanitaria. Esattamente come sottolineato più volte dalla Lega.