Nemmeno il Ponte dell’Immacolata fermerà il maltempo. Attese nuove piogge insistenti, temporali e nevicate a bassa quota su gran parte dell’Italia nel corso dell’8 dicembre
Nemmeno in occasione dell‘Immacolata, l’8 dicembre il tempo sembra voler dare segnali di miglioramento. Dopo il passaggio di un’ondata gelida e caratterizzata da abbondanti precipitazioni ed imponenti nevicate, l’instabilità meteorologica persisterà sulla pensiola anche nel corso della giornata dell’8 dicembre con la possibilità di nevicate fino a quote molto basse al nordo e, nel corso della serata, un marcato peggioramento al sud.
Nuovo peggioramento dunque sulle regioni settentrionali: si prevedono ancora acquazzoni e nevicate sulle Alpi fino a quote collinari o, nel caso del Piemonte, fino a bassa quota. Le temperature rimarranno sostanzialmente in linea con quelle registrate nella giornata di lunedì con massime comprese tra 5 e 10 gradi.
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Nevicate insisteranno anche sull’Appennino centro-settentrionale, indicativamente dai 1200 metri in su e con possibilità di accumuli importanti mentre piogge e temporali diffusi interesseranno in particolare la regione dell’Abruzzo ed i versanti tirrenici. Anche al centro le temperature rimarranno stabili, non dovrebbero superare gli 11 gradi.
Nel corso della mattinata e del pomeriggio sono previste temporanee schiarite alle quali farà seguito un marcato peggioramento a partire dalla Campania ed in estensione, nel corso della serata, sulle altre regioni del sud. I venti saranno tesi a rotazione ciclonica. Le temperature stabili, con massime comprese tra 11 e 16 gradi.
La Protezione Civile ha diramato il seguente comunicato con le allerte meteo previste: “Sulla base dei fenomeni previsti e in atto è stata valutata per la giornata di martedì 8 dicembre, allerta rossa nella Provincia Autonoma di Bolzano, su gran parte del Veneto, nel Lazio meridionale, Abruzzo occidentale. Valutata allerta arancione nella Provincia Autonoma di Trento, sui settori occidentali e centrali del Veneto, sull’area settentrionale del Friuli Venezia Giulia, sulla pianura centrale dell’Emilia-Romagna, sulle aree centrali dell’Umbria, sul Lazio centrale, sul settore costiero della Campania, su gran parte del Molise, sui settori occidentali della Basilicata. Valutata, inoltre, allerta gialla in Toscana, Calabria, Puglia, Sicilia, sui settori sud-occidentali delle Marche, su gran parte della Sardegna e sui restanti territori di Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Umbria, Lazio, Abruzzo, Campania, Molise e Basilicata”.
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