Gabi DeMartino è una YouTuber 25enne da oltre 3 milioni di iscritti, nota per la somiglianza con Ariana Grande e per un cameo nel video della Grande di ‘thank u, next’.
La giovane è entrata nell’occhio del ciclone per un video postato sulla propria pagina di OnylFans:
si trattava di un video di se stessa nuda da bambina (con correlata didascalia ‘Non mi metterò le mutandine’) e la messa in vendita del video per 3 dollari ha causato – come è immaginabili – enormi polemiche, fino a che la DeMartino non è stata costretta a chiudere l’account.
Nonostante si sia giustificata in più modi, è abbastanza chiara l’ambivalenza del messaggio e la DeMartino – avvicinata da Insider – ha detto di aver rimosso il suo account dopo che in molti la avevano accusata di commercializzare contenuti sessuali inappropriati.
In realtà parrebbe che sia stata proprio la piattaforma a bannare l’account.
Il video – della durata di 35 secondi – mostrava la DeMartino da bambina che solleva il vestito per mostrare come fosse nuda sotto.
Nulla di tremendamente scabroso, se non fosse venduto su una piattaforma comunemente associata a contenuti sessualmente espliciti.
E sono così arrivate le scuse della DeMartino.
Dapprima con un post su Twitter
a childhood video of me on the phone sayin “Nani says put your panties back on” and jumping up and down laughing. I’m sorry I didn’t think that one through. period. a home-video i love to share w my friends & i use my OF as a “finsta” page where i share stuff as i would w friends https://t.co/yEgFCPs9zg
— gabi demartino (@gabcake) December 1, 2020
Quindi con un video sul proprio gettonatissimo canale YouTube
Ma la frittata ormai era fatta: tantissimi utenti hanno accusato la DeMartino di venderer “pornografia infantile” e alcuni hanno detto di aver contattato l’FBI e le forze dell’ordine locali in Pennsylvania, dove vive DeMartino.
Le leggi sulla pornografia infantile in Pennsylvania proibiscono di filmare un bambino impegnato in un “atto sessuale” e “un’immagine di un bambino nudo può costituire pornografia infantile illegale se è sufficientemente allusiva”.
Per la DeMartino, quindi, oltre che un grosso danno d’immagine – un grosso rischio.
E a poco servono le giustificazioni e il difendersi parlando di trolling: bisognerebbe pensare – ancor più da celebrities del web – più volte a quello che si posta online.