La campagna elettorale per il sindaco di Roma è ormai entrata nel vivo anche sui social, dove i diretti interessati non mancano di discutere e scambiarsi anche frecciatine.
L’ultimo “scontro” su Twitter è quello che vede protagonisti Stefano Fassina e Carlo Calenda, che già in passato avevano mostrato pubblicamente di non avere affatto le stesse vedute, specialmente sul piano economico. D’altronde, il deputato di Liberi e Uguali è senza dubbio un progressista, mentre il leader di Azione, candidato a sindaco della Capitale, ha un approccio decisamente più orientato verso la finanza e le imprese.
Ed è proprio su questo terreno che si è sviluppata la discussione sul noto social dei “cinguettii”.
Fassina, intervenuto durante la trasmissione ‘L’Italia s’è desta’, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, ha chiarito la sua posizione in merito alla candidatura del numero uno di Azione: “Per quanto mi riguarda Calenda può far parte legittimamente della coalizione, ma per le posizioni che ha e gli interessi economico-sociali a cui fa riferimento non può essere il punto di sintesi di un’alleanza progressista per Roma”.
“Io guardo ai lavoratori, tu alle imprese”. La replica: “Città più complessa di ciò che dici”
Parole che hanno scatenato la reazione di Calenda su Twitter: “Tutto bene, opinioni legittime, tranne “gli interessi economici a cui fa riferimento”. Quali sarebbero? Perché o lo spieghi o ti scusi”, ha postato il leader di Azione, taggando Fassina. Che ha subito replicato.
.@StefanoFassina tutto bene, opinioni legittime, tranne “gli interessi economici a cui fa riferimento”. Quali sarebbero? Perché o lo spieghi o ti scusi. pic.twitter.com/8BOhzwN9Jf
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) November 30, 2020
“Caro @CarloCalenda non è un insulto: ciascuno di noi ha interessi di riferimento – scrive Fassina – I miei sono lavoratori, subordinati e autonomi spiaggiati, periferie sociali. Dalle posizioni che hai, i tuoi riferimenti, ovviamente legittimi, li vedo verso la proprietà delle medio grandi imprese”.
Caro @CarloCalenda non è un insulto: ciascuno di noi ha interessi di riferimento. I miei sono lavoratori, subordinati e autonomi spiaggiati, periferie sociali. Dalle posizioni che hai, i tuoi riferimenti, ovviamente legittimi, li vedo verso la proprietà delle medio grandi imprese https://t.co/hTOKTlxtbg
— Stefano Fassina (@StefanoFassina) November 30, 2020
Immediata la controreplica del candidato sindaco: “Vedi il mondo diviso in compartimenti. Impresa 4.0 ha aiutato investimenti e posti di lavoro. La prima battaglia di Azione è stata a favore della sanità pubblica, a seguire quella su istruzione e tempo pieno. La realtà, anche di una città, è più complessa delle tue categorie”. Sarà finita qui?
Vedi il mondo diviso in compartimenti. Impresa 4.0 ha aiutato investimenti e posti di lavoro. La prima battaglia di Azione è stata a favore della sanità pubblica. A seguire quella su istruzione e tempo pieno. La realtà, anche di una città, è più complessa delle tue categorie. https://t.co/1VioEfia6g
— Carlo Calenda (@CarloCalenda) November 30, 2020