Approvato nuovo decreto Ristori: come funziona e a chi è destinato

Tutte le novità, e le misure riproposte, contenute all’interno del quarto decreto a sostegno di imprese e lavoratori in difficoltà a causa della pandemia

Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri, in tarda serata, il Decreto ristori quater, il quale prevede una serie di misure a sostegno di imprese e lavoratori con uno stanziamento di 8 miliardi di euro. Ecco come funzionerà

Maxi moratoria fiscale: si rinvia tutto a primavera

Nella giornata di oggi sarebbero dovuti scadere gli acconti di Irpef, Irap e Ires per professionisti ed imprese, che con il decreto vengono prorogate al 30 aprile per le imprese che non abbiano un fatturato superiore a 50 milioni di euro e che hanno subito una “significativa perdita di fatturato” a causa della pandemia, ossia un calo del 33% dei ricavi rispetto all’anno precedente.

Le imprese, nel frattempo, potranno fare affidamento sul breve slittamento dal 30 novembre al 10 dicembre degli acconti di di Irpef, Irap e Ires, utile per poter calcolare le perdite subite nel primo semestre e capire se si rientra nella maxi scadenza ad aprile 2021 (quindi con un fatturato inferiore a 50 milioni di euro). Si rinvia, inoltre, a marzo 2021 il pagamento delle cartelle esattoriali “Rottamazione ter” e del “saldo e stralcio” che erano previsti dal Decreto cura Italia.

Bonus per i precari

Il governo nel testo del Decreto ha previsto anche una serie di indennità “una tantum”, da 800 a 1000 euro, per i lavoratori stagionali del turismo, intermittenti, e lavoratori nello sport e nello spettacolo, il cui rapporto di lavoro è cessato dal 1° gennaio 2019 ad oggi, periodo durante il quale devono aver versato almeno 30 giorni di contributi e che non beneficino della Naspi o di introiti da un altro lavoro indipendente.

Sostegno ai settori

Nel Decreto, inoltre, è stato istituto un fondo di 500 milioni di euro finalizzato a sostenere il settore dei congressi e delle fiere e lo stanziamento di 62 milioni di euro per forze di polizia e vigili del fuoco, con cui verranno coperti tutti gli straordinari e le indennità.

Inoltre, alle regioni a statuto ordinario, sarà destinato un contributo per l’anno 2020 di 250 milioni di euro per aiutarle a sostenere il debito.

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