Come nelle partite del cuore eque, come nelle partite tra bambini: finisce in parità l’incontro esibizione, allo Staples Center di Los Angeles, negli Usa, tra le leggende Mike Tyson, 54 anni, e Roy Jones Jr, 51 anni.
Era un match attesissimo, dall’annuncio di Tyson di voler tornare sul ring.
Dapprima, si era pensato ad un possibile terzo atto della sfida con l’eterno rivale Evander Holyfield.
Poi l’avversario designato è stato Roy Jones Jr, sette anni più giovane di Holyfield e con una discreta carriera alle spalle (con un argento olimpico a Seul 1988).
Ed è finita in parità, come dicevamo, l’incontro disputato presso lo Staples Center di Los Angeles, la casa dei LA Lakers – al momento chiusa al pubblico date le note contigenze sanitarie.
Al termine di otto round di due minuti – con una boxe a tratti di alto livello (o almeno così ha scritto chi è del settore) – i giudici Wbc hanno deciso il pareggio.
Polemico Jones a fine match: “Non sono soddisfatto del verdetto, ma l’accetto: l’importante è aver dato spettacolo. Sono pronto a rifare il match, è stato un onore aver preso pugni da Mike”.
Dal canto suo Tyson ha replicato: “Qui non si trattava di combattere per un titolo ma per uno scopo umanitario. Sono felice di aver avuto l’opportunità di combattere anche se con regole diverse, e ho reagito ai colpi di Jones”.
Tyson ha voluto ricordare Maradona, per il quale indossava dei guantoni neri (in segno di lutto, anche per la morte di Kobe Bryant): “La mano di Dio, Maradona ci ha lasciato. Nel 1986 abbiamo vinto entrambi i nostri campionati. Ci paragonavano. Era uno dei miei eroi e un amico. Lo rispettavo tanto. Ci mancherà molto”.