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Esteri

Coronavirus, scoperto un possibile pericoloso sintomo collegato: è la paralisi di Bell

Aumentano i casi di paralisi periferica unilaterale acuta in pazienti colpiti dal Coronavirus. Si ritiene che la paralisi di Bell possa dunque essere un sintomo associato alla Covid-19

Secondo quanto riportato da Al Jazeera, gli esperti starebbero studiando un nuovo possibile sintomo correlato ai contagi da Coronavirus. Stando ai dati raccolti starebbero aumentando infatti i casi di paralisi di Bell nei pazienti colpiti da Covid-19. Sappiamo che il virus è noto per causare una vasta gamma di sintomi ed anche i problemi neurologici sono considerati una possibile complicazione. Stando a quanto sottolineato nel sito della Mayo Clinic la paralisi di Bell è nota anche come paralisi periferica unilaterale acuta e sarebbe un’improvvisa debolezza dei muscoli facciali, temporanea nella maggior parte dei casi, che fa apparire metà del viso come distorta. Sulla metà malata del viso si riscontra un abbassamento dell’angolo della bocca e non è possibile chiudere un occhio. Scienziati dell’Università di Liverpool ritengono che il Coronavirus potrebbe essere responsabile dell’aumentata incidenza di questa malattia ed è importante che i medici capiscano se questo possa diventare uno dei sintomi principali della malattia.

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I segnali della paralisi di Bell e come si cura

Uno dei casi riscontrati arriva dalla Cina e riguarda una 65enne ricoverata per abbassamento del lato sinistro del viso. L’esame ha rivelato una paralisi periferica del nervo facciale ma anche la positività al Coronavirus. I ricercatori hanno sottolineato che questo indica che i pazienti con Covid-19 possono sviluppare un’emiplegia. Anche in un articolo pubblicato sulla rivista medica BMJ si legge che il danno infiammatorio al nervo facciale che porta alla paralisi del nervo facciale periferico è solitamente associato ad un’infezione virale. Covid-19 può dunque essere la causa dello sviluppo di questo problema neurologico: nell’articolo viene citato ad esempio il caso di una donna incinta positiva al Coronavirus dopo essersi recata in ospedale per un esame in seguito ad una lesione al nervo facciale. La maggior parte delle persone colpite da paralisi di Bell si riprendono entro nove mesi: i segnali sono debolezza o paralisi completa di un lato del viso che progredisce rapidamente entro 72 ore; ptosi o abbassamento dell’angolo della bocca, salivazione involontaria, bocca asciutta, perdita di gusto, irritazione agli occhi come secchezza o lacrimazione. In alcuni casi impossibilità di chiudere un occhio. Il trattamento prevede dieci giorni di steroidi, collirio e unguento per la secchezza dell’occhio colpito, una benda di garza per tenere gli occhi chiusi mentre si dorme.

 

Daniele

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