La Cina sta spingendo per estendere i suoi territori nell’area tra India e Bhutan? Se lo chiedono in molti dopo la diffusione di alcune immagini satellitari che mostrano nuovi edifici militari cinesi sulla linea di confine
Cosa sta succedendo al confine tra Cina, India e Bhutan? È inevitabile domandarselo osservando le immagini satellitari mostrate nelle ultime ore, realizzate dall’operatore satellitare statunitense Maxar Technologies e datate 28 ottobre 2020 che sembrerebbero mostrare “un attività di costruzione significativa, avvenuta nel corso dell’anno, lungo tutta l’area della valle del fiume Torsa”. Lo si legge in una dichiarazione di Maxar che ha parlato anche di costruzione di nuovi bunker di stoccaggio militare vicino all’area di Doklam. Le immagini, ha sottolineato Maxar, mostrano il nuovo villaggio di Pangda, sul lato buthanese del confine conteso ed i bunker, probabilmente un deposito di rifornimenti, in territorio cinese. Le immagini sono state diffuse dalla CNN e l’area dell’Himalaya in questione è un territorio conteso tra i tre paesi. Insomma nuove edificazioni vicino al punto di una accesissima disputa tra le forze cinesi ed indiane della quale si parla già dal 2017. La CNN ha interpellato il ministero degli Affari esteri cinese per un commento in merito alle immagini satellitari ma nessuna risposta è pervenuta. Silenzio anche da parte del ministero degli Affari esteri indiano.
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Nelle ore successive il Ministero degli Affari Esteri cinese ha affermato che le “normali attività di costruzione della Cina sul proprio territorio rientrano interamente nell’ambito della sovranità cinese e non c’è nulla di sbagliato in questo”. Mentre l’ambasciatore del Bhutan in India, il maggiore generale Vetsop Namgyel, ha dichiarato che “non c’è nessun villaggio cinese in Bhutan”. L’area di Doklam è rivendicata sia dalla Cina che dal Bhutan ma è anche strategicamente importante per l’India per via della sua vicinanza al Corridoio Siliguri, arteria vitale nonchè unico ponte tra Nuova Delhi e gli otto stati nord-orientali. Avanzando di soli 130 km l’esercito cinese potrebbe interferire territorialmentre tra Bhutan e India con circa 50 milioni di persone nell’India nord orientale che sarebbero separate dal paese. La situazione di stallo nata nel 2017 è stata innescata dalle accuse del Bhutan rivolte alla Cina in merito alla costruzione di una strada nel proprio territorio, in violazione diretta degli obblighi del trattato. La Cina ha negato sostenendo che l’area rientri nel territorio cinese. Le ultime immagini satellitare confermerebbero la volontà della Cina di rafforzare la sua posizione lungo il confine con l’India.
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