Hanno fatto molto discutere le dichiarazioni sul vaccino per Covid di Andrea Crisanti, Direttore del Dipartimento di Medicina molecolare all’ Università di Padova. Il microbiologo, intervenuto al festival di divulgazione scientifica Focus Live, alla domanda: “Si farebbe il primo vaccino che arriva a gennaio?” aveva risposto “Senza dati no” sollevando dei dubbi sui tempi di sperimentazione del farmaco.
Le dichiarazioni hanno naturalmente sollevato un polverone. Il Presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli definisce ‘sconcertanti’ le parole di Crisanti asserendo che ” Se ci fosse il vaccino lo farei senza la minima esitazione.” Dello stesso parere anche il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri: “Credo che Crisanti su questo sbagli: il vaccino sarà sicuro.” Più lapidario Daniele Magrini, Direttore Generale dell’ Agenzia del farmaco: “Le affermazioni attribuite al professor Crisanti sono molto gravi, in quanto provengono da una persona che ha spesso parlato da esperto in questa pandemia, ma da quello che dice non lo sembra affatto. Credo che con le sue parole rechi un danno grave al Paese, oltre che a se stesso.”
Sono molti gli esperti su questa falsariga e Crisanti ha voluto chiarire le sue opinioni concedendo un’ intervista al ‘Giornale’.
L’ Italia ha già opzionato 27 milioni di dosi di vaccino Pfizer, siamo tutti in pericolo?
“No. Non ho detto questo. Mi è stato chiesto: lei farebbe il vaccino ora, adesso? E io ho detto: adesso sulla base delle dichiarazioni soltanto dei produttori no. Aspetto che venga valutato dalla comunità scientifica. Punto. Se a gennaio non ci saranno queste rassicurazioni non lo faccio.”
E se queste rassicurazioni arrivassero?
“Se ci saranno lo faccio. Molto semplice. Io sono favorevole ai vaccini ma un vaccino deve essere testato. A me è stata fatta una domanda secca. A me è stato chiesto oggi lo farebbe il vaccino? E io ho detto: oggi il vaccino non lo farei perché non ci sono abbastanza dati.”
Come dovrebbero essere questi dati?
“Io pretendo che i dati siano accessibili, completi e comunicati con trasparenza. Ne ho diritto. Perché a oggi faccio affidamento solo sulle dichiarazioni stampa dei produttori, quindi io lo faccio quando sono rassicurato dalla comunità scientifica e dalle autorità regolatrici. Che ho detto di male? Non mi pare di aver detto niente di drammatico.”
Una volta ottenuti dati completi quanto tempo è necessario per una validazione del vaccino?
“Quando la comunità scientifica li giudicherà, quando avranno completato il processo di autorizzazione, lo sapremo… Se fanno una cosa accelerata possono anche farlo in una settimana”
E’ vero che per produrre un vaccino ci vogliono dai 5 agli 8 anni?
“Ci vogliono dai cinque agli otto anni in condizioni normali, in questo caso è stato fatto uno sviluppo accelerato che ha permesso in maniera drammatica di accelerare i tempi di sviluppo. Ma sono stati sviluppati saltando fase 1, fase 2, fase 3. Si arriva prima sì, ma c’ è bisogno di tutto un processo di revisione dietro.”
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