Sebbene il corpo della piccola Jalissa Adams-Frison non sia stato mai ritrovato a seguito della sua scomparsa, arriva la sentenza del giudice sulle colpevolezza di ambo i genitori
Era scomparsa dell’agosto del 2019 la piccola Jalissa Adam-Frison, la bimba di due mesi che si sospetta oramai con certezza che sia morta a seguito dell’abbandono da parte del padre 37enne Hezile Frison e della madre 22enne Monica Adams, entrambi di Kenosha, negli USA. La bambina al momento della scomparsa si trovava da un parente che si prendeva cura di lei: mentre dormiva Frison e la Adams hanno preso di nascosto Jalissa da casa del parente. Il familiare ha immediatamente allertato le forze dell’ordine che hanno portato i genitori in caserma. Durante l’interrogatorio, il padre è andato in agitazione, fornendo agli investigatori diverse versioni su dove si trovasse la figlia: una fra queste è che Frison sapeva dove si trovava il corpo della bimba, che pare sia stato abbandonato in un campo fuori Kenosha.
Abbandonata perché non c’era “connessione emotiva”
Il motivo lascia senza parole: la vittima sarebbe stata abbandonata in quanto non si era instaurata alcuna “connessione emotiva” fra i genitori e lei. Il corpo di Jalissa, nonostante le estenuanti ricerche, non è mai stato ritrovato ma, attraverso le indagini in corso da più di un anno, un giudice di Kenosha ha stabilito che i suoi genitori erano responsabili della sospetta tragica fine della bambina.
Le ricerche online che hanno incastrato il padre
I sospetti sui genitori sono stati confermati anche a seguito dell’analisi della cronologia rinvenuta sul pc del padre che era stato sequestrato. Nelle ricerche online di Frison compaiono “Che tipo di animali si trovano a Kenosha” e “Qual è l’unico modo in cui un genitore non può andare in prigione se muore un bambino”.
Il padre di Jalissa, Hezile Frison, è stato condannato a due anni e mezzo di carcere con una supervisione estesa di cinque anni la scorsa settimana. Sua madre, Monica Adams, era stata precedentemente condannata a nove mesi di carcere con quattro anni di libertà vigilata.