Il ritorno del figliol prodigo: non c’è altro modo per definire il rientro di Cesare Prandelli sulla panchina della Viola a distanza di dieci anni. E’ proprio con la Fiorentina infatti che l’ex C.T. ha raggiunto i traguardi più importanti da allenatore, sia sul piano del gioco sia per quanto riguarda i risultati.
Cesare Prandelli, 63 anni ha avuto una carriera altalenante. Da giocatore ha indossato le maglie di Cremonese, Atalanta e Juventus. Con i Bianconeri, nonostante non giocasse con continuità, può vantare un palmares di tutto rispetto: 3 Scudetti, 1 Coppa Italia, 1 Coppa delle Coppe, una Supercoppa Uefa e soprattutto una Coppa Campioni nel 1985.
Inizia ad allenare nella stagione 91/92 le giovanili dell’Atalanta, uno dei vivai migliori di tutto il paese. In una paio d’anni porta a casa gli scudetti allievi, primavera ed il Torneo di Viareggio. Nel 1993 passa alla prima squadra sostituendo Guidolin nell’ultimo spezzone di campionato, ma è solo una parentesi, a fine stagione torna nelle giovanili dove resta fino al 1997.
Dalla stagione successiva inizia a girare tra Serie B e Serie A: Verona, Lecce, Venezia e Parma le sue squadre. Nel 2004 la grande occasione, lo ingaggia la Roma. Purtroppo l’aggravarsi della malattia della moglie lo convince a dare le dimissioni prima dell’inizio della stagione.
Nella stagione 2005/2006 arriva finalmente alla Fiorentina dove rimarrà fino al 2010. Il lustro viola è pieno di soddisfazioni per Prandelli. La squadra gioca alla grande ed ottiene sempre la qualificazione alle Coppe europee. Gli ottimi risultati lo portano inoltre a vincere per due anni consecutivi la Panchina d’oro.
Nel 2010 viene assunto come Commissario Tecnico della Nazionale Italiana. Prandelli nomina capitano Buffon, dopo l’addio di Cannavaro, recupera Cassano ed inserisce nel gruppo Mario Balotelli e gli Azzurri si qualificano agevolmente agli Europei 2012. La competizione continentale ha un sapore dolce amaro. L’Italia dopo una cavalcata entusiasmante in cui elimina tra gli altri Inghilterra e Germania, crolla in finale con la Spagna: 4-0 e Azzurri secondi. Da quel momento iniziò la caduta di Cesare Prandelli.
Nel 2014 arrivano i Mondiali in Brasile. L’Italia esce male già nella fase a gironi e Prandelli annuncia in conferenza stampa le proprie dimissioni irrevocabili. Iniziò quindi a girare per l’Europa raccogliendo delusioni. Prima al Galatasaray dove viene esonerato già a novembre dopo aver raccolto 6 vittorie, 2 pareggi e 8 sconfitte in 16 partite. Nel 2016 firma col Valencia, ma a dicembre da le dimissioni per divergenze sul mercato.
Nel 2017 è la volta del Al Nasr Dubai. Anche qui l’avventura risulta breve: esonero dopo sei mesi. Il 7 dicembre 2018 viene ingaggiato dal Genoa in sostituzione di Ivan Juric, la salvezza arriva solo all’ultima giornata e Prandelli non viene confermato.
Il cerchio si chiude con il ritorno a Firenze. L’ex C.T. ha lasciato ottimi ricordi ai tifosi viola e insieme sperano di ritornare ai fasti della loro prima avventura.