Dagospia intervista Massimo Boldi in merito alla possibilità di restrizioni per gli over 70 per la riduzione del rischio legato ai contagi da coronavirus.
Restrizioni ipotizzate (in maniera un po’ scomposta) dal governatore ligure Toti e derubricate come “demenziali” dal classe ’45 Boldi.
“Sono molto contento che questa idea demenziale sia stata messa in campo mentre in America assistiamo allo scontro tra un 74enne e un 77enne per la Casa Bianca. Due tipini che in ogni caso domineranno il mondo per qualche anno, mentre qui vogliamo segregare in casa una generazione che ancora manda avanti questo Paese. Certo, ci sono persone fragili che vanno tutelate, ma in maggioranza siamo energici e pieni di cose da fare”.
Boldi non ha intenzione di farsi da parte, anzi.
Ha appena finito di girare un nuovo cinepanettone col 69enne De Sica (“Due mesi fa ho finito il film con Christian De Sica, ‘Natale su Marte’, che spero esca nelle sale a Natale insieme a tanti altre pellicole che aspettano una distribuzione come si deve”) e pensa anche ad una serie su Netflix:
“Nei prossimi mesi lavorerò insieme ad Aurelio De Laurentiis (71 anni) a una serie tv che vorremmo portare su Netflix. D’altronde se anche Aurelio dopo 26 anni continua a puntare su di me, vuol dire che non sono così bollito, no?”
E dopo aver ribadito quello che suona come uno sterotipo (“noi ultra-settantenni abbiamo una marcia in più con le ragazze, basta vedere Briatore e Berlusconi“) risponde così alla domanda:
Che ne pensano le tue tre figlie (che vedete in coda in una videocall di famiglia)?
“Manuela, Marta e Micaela… sono l’amore della mia vita, mi hanno reso nonno e donato nipotini meravigliosi. Ma persino loro sanno che il papà non è pronto a chiudersi in casa. Anzi, scusami ma ora ti saluto che devo partire per Roma: lì ho girato il film con Christian, ho un ufficio e una società. Alla faccia dei vecchi rincoglioniti!”