Un ragazzino cileno è stato trovato privo di vita nella sua stanza dai genitori. Pare abbia partecipato al ‘Suicide Tik Tok Challenge’.
La vita di Colbert Munoz, dodicenne studente delle medie cileno, si è spenta tragicamente e inaspettatamente qualche giorno fa. Il ragazzino era in perfetta salute fisica, ma stava soffrendo da tempo a causa dell’isolamento. La pandemia di Coronavirus ha costretto il governo cileno ad imporre il lockdown ed i ragazzi sono stati costretti a rimanere in casa e fare didattica a distanza.
Quella complicata situazione è stata vissuta molto male dal giovane Colbert, il quale si è trovato a rimanere in casa per un periodo di tempo superiore al normale, perdendo anche contatto con amici e la vita di tutti i giorni. Nessuno, però, nemmeno i genitori, si sarebbe atteso che il suo grado di sofferenza lo portasse a chiedere aiuto ad estranei, esponendolo al rischio di essere condotto verso una strada estrema.
Il ragazzo, come gran parte dei coetanei, passava la maggior parte del tempo nella sua stanza. Dunque per i genitori era normale non vederlo per diverse ore anche se era in casa. L’altra sera, però, Colbert non rispondeva e la coppia ha cominciato a pensare che qualcosa non andasse. Quando sono entrati in stanza lo hanno trovato privo di vita ed hanno visto che sullo schermo del computer c’era un timer in cui scorreva un count down.
Gli investigatori credono che il giovane abbia preso parte ad un gioco malato sul social Tik Tok, intitolato ‘Suicide Tik Tok Challenge‘. Non vi sono dubbi che la sua morte sia stata un suicidio, ma la polizia cerca di capire chi possa averlo spinto a farlo. Intervistata dai media locali, la madre ha spiegato: “La pandemia è stata molto dura per lui. Lo ha stressato moltissimo e penso che questo lo ha spinto a stare molto più tempo sui social media. Posso dire che li odio oggi, ma mi permettono di stare in contatto con l’altro mio figlio, dunque combatto contro un ineluttabile ma necessario futuro”.
Il padre, invece, ha voluto condividere un appello agli altri genitori, chiedendo loro di evitare che i figli vengano assorbiti dai social: “A tutti gli altri genitori, preoccupatevi del benessere dei nostri figli. Non permettere ai bambini di avere un cellulare in mano solo per essere più rilassati e sentirvi liberi dalle responsabilità”.
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