Non si può certo dire che la prima giornata del Bonus Mobilità sia stata un fulgido esempio di organizzazione e funzionamento.
Ci sono volute 24 ore di criticità varie per consentire a circa 600.000 utenti di poter usufruire della misura introdotta dal Governo per agevolare l’acquisto di veicoli come bici e monopattini elettrici.
I 215 milioni di risorse del “Programma sperimentale buono mobilità” per l’anno 2020, come riportato anche sul sito www.buonamobilita.it, sono terminati, e ora spetterà al Ministero dell’Ambiente riuscire a trovare ulteriori fondi per soddisfare le richieste di tutti coloro che non sono riusciti ad accedere al bonus. Non a caso, a chi non è riuscito ad ottenere il bonus mobilità è stato comunque chiesto di “conservare i relativi documenti contabili”, lasciando presupporre che verranno reperite nuove risorse.
Dicevamo delle criticità, che sono state molte e anche persistenti. Basti pensare che già un’ora prima dell’avvio (previsto per le 10 del mattino, ndr) il sito era già in tilt, incapace di reggere l’assalto di decine di migliaia di utenti.
Il ministro Costa: “Mi prendo le responsabilità dei problemi”
Come riporta anche il Corriere della Sera, dopo un pò la piattaforma è stata ripristinata, ma la giornata era ancora lunga. In molti si sono accorti che l’identità digitale (necessaria per registrarsi) non funzionava se fatta con Poste Italiane. Tantissimi, quindi, hanno dovuto rifarla da capo, perdendo moltissimo tempo e subendo il “sorpasso” di migliaia e migliaia di utenti.
Problematiche che hanno scatenato le opposizioni, che hanno chiesto senza giri di parole le dimissioni del ministro Costa. La replica non si è fatta attendere: “Mi prendo la responsabilità dell’inciampo, ma la risposta dei cittadini è stata significativa: ci aspettavamo 10-20 click al secondo, ne sono arrivati 50 e comunque 100 mila persone alle 18 sono state soddisfatte”.