Intervista a La Stampa del professor Alberto Villani, Responsabile pediatria del Bambin Gesù di Roma e membro del Cts.
Una intervista in cui muove accuse ben precise, nel momento in cui c’è da stabilire le colpe della situazione che stiamo trovandoci a vivere:
“La responsabilità è degli irresponsabili”.
Ma non solo, la responsabilità è anche di chi “per anni ha tagliato sanità, scuola e trasporti e ora si stupisce che non tengano all’ onda d’ urto di una pandemia”: un’altra voce contro i tagli al pubblico che, temiamo, rimarrà in ascoltata.
Andando poi a parlare delle zone rosse locali e di come l’Italia deve continuare ad agire, il professor Villani ha dichiarato:
“Dobbiamo proseguire con il metodo italiano, che finora ha funzionato: monitorare attentamente la situazione e intervenire tempestivamente dove occorre. Se in alcune aree o in tutto il Paese è presto per dirlo. Vedremo il 4 novembre, quando dovrebbero iniziare a incidere le misure già adottate. Che qualcuno ha giudicato eccessive e che oggi si capisce quanto fossero necessarie”.
In merito alla chiusura delle scuole:
“Le scuole sono uno dei luoghi più sicuri perché hanno regole rigide e c’ è chi le fa rispettare. Infatti solo il 3,8% dei focolai si trova in ambienti scolastici. Purtroppo siamo alle solite, se non si rispettano le regole fuori non ci si deve poi stupire che il virus entri in aula”.
Anche perché la chiusura in casa non fa bene, specie per i più deboli:
“La chiusura non fa bene. Va tutelato chi già vive situazioni di disagio. Violenze domestiche e degrado sociale si acutizzano in condizioni come queste. I servizi sociali mantengano alta la guardia”.