Guerriglia a Torino e Milano. In precedenza scontri a Roma e Napoli, senza dimenticare le piazze del Sud.
L’Italia protesta con veemenza contro il nuovo Dpcm e si spacca in due, tra chi appoggia (o quantomeno comprende) le proteste e chi le condanna.
Stamane è arrivata la condanna tramite Facebook da parte della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni (condanna legata alle violenze, non alla protesta in sé).
Ma è arrivato anche un inaspettato endorsement a favore delle proteste (quelle civili, tende a sottolineare): è Lapo Elkann, espressosi così tramite Twitter:
Massima SOLIDARIETÀ a chi sta protestando civilmente. È giusto. Io sono un privilegiato, ma non sono di certo un ipocrita da salotto. Alcune categorie hanno ragione a protestare. Hanno bisogno di risposte VERE ed IMMEDIATE ?? #27ottobre
— Lapo Elkann (@lapoelkann_) October 27, 2020
Ma dinnanzi all’uso della parola “fascista” per catalogare i violenti scesi in piazza, in molti hanno replicato (a testimonianza che il termine “fascista” riesce a triggerare parecchie categorie):
Protestare è un DIRITTO, ma non fatevi INGANNARE dal richiamo delle ?♀️ . Sono i Soliti FASCISTI che cercano consenso nel DISAGIO. Alcuni scendono in piazza, altri che si vendono come Moderati si limitano a Selfie e Dirette. Sono tempi DURISSIMI #SoloUnitiVinceremo?? ?????
— Lapo Elkann (@lapoelkann_) October 27, 2020
Ho visto ristoratori cremonesi consegnare le pentole davanti alla prefettura. Eh si, sono proprio dei fasciastoni, brutti e cattivi. Ma vai in catena a saldare, va!
— Roberto Van Heugten (@fiammingo) October 27, 2020