Erdogan attacca Macron e paragona i musulmani agli ebrei durante la guerra mondiale: l’Europa reagice

Il Presidente turco Erdogan attacca Macron ma si mette contro l’Europa intera.

Sabato aveva attaccato Macron consigliandogli “di farsi fare esami di salute mentale”, per poi denunciare “l’islamofobia” quale “peste dei Paesi europei”: discorsi che non fanno altro che avvelenare i pozzi, specialmente quando si arriva a fare un paragone ardito tra la situazione degli islamici oggi e quella degli ebrei durante la seconda guerra mondiale (“contro i musulmani si sta compiendo una campagna di linciaggio simile a quella contro gli ebrei prima della Seconda Guerra Mondiale”).

Oggi è quindi arrivato da Ankara un messaggio del presidente alla nazione, in un momento in cui la lira turca è in crollo verticale (superato anche la soglia psicologica delle 8 lire per dollaro e delle 9,5 per euro):

“Faccio un appello alla nazione: non comprate più prodotti francesi”.

Si radicalizzano così le tensioni con la Francia, che si aggiungono a quelle con altri alleati Nato, dagli Stati Uniti alla Grecia.

Inevitabili così due nette prese di pozione da parte di altri alleati Nato.

La Germania, attraverso il portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, in conferenza stampa a Berlino, ha dichiarato che le parole del presidente turco Erdogan su Emmanuel Macron sono “diffamatorie e assolutamente inaccettabili”.

E anche l’Italia, attraverso un tweet del premier Conte, ha espresso la propria solidarietà a Macron:

La Turchia è sempre più isolata, almeno a parole.

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